«Quello che mi piace del violoncello è che è facile da suonare; il suono è equilibrato, molto potente e si può plasmare come si vuole. Ha l’equilibrio della scuola italiana, è lirico proiettante ed efficace» Umberto Clerici
Il 9 ottobre 2004 il Maestro M. Rostropovich sceglie un violoncello di Loeiz Honoré per la donazione in memoria della violoncellista Teodora Campagnaro, promossa dagli amici e colleghi S. Accardo, M. Brunello, E. Dindo, R. Filippini. " Teo si distingue per la personalità, non solo estetica, perché è uno strumento imponente che si fa subito notare". " In due giorni abbiamo provato qualcosa come 50 violoncelli, ma quello di Honoré è rimasto subito impresso nella memoria di tutti noi. È uno strumento che «chiama»". "Siamo tutti rimasti sorpresi dal suono potente scaturito dal violoncello di Honoré. Sulla scelta definitiva non ci sono stati dubbi. Teo è già uno strumento magnifico ed avrà un futuro notevole". (Mario Brunello: intervista rilasciata al mensile Musica - febbraio 2005)
"Ho la fortuna di possedere da tempo un magnifico strumento di scuola classica, un Maggini, e non avevo la minima intenzione di comprare altri violoncelli. Ho cambiato idea quando ho incontrato Honoré e la sua copia dello Stradivari Mara che non mi sono lasciato scappare. Oggi me lo porto con me anche nel deserto e in mezzo alla foresta di Paneveggio, tra gli abeti di risonanza, e per me è diventato un compagno inseparabile" (Mario Brunello)